
Siamo chiamati a un’opera difficile, non impossibile: attirare la benevolenza del Signore sul nostro modo di vivere, di agire, di accoglierci e di amarci! Procediamo con esultanza nella sequela del maestro Gesù Cristo! Coraggio! Come i pastori e i Magi diffondiamo la Luce che è Cristo in tutti quegli ambiti di vita che la Provvidenza ci indicherà! Gli altri devono stupirsi, meravigliarsi del modo nuovo e rinnovato del nostro essere e del nostro apparire! L’Anno Giubilare della Misericordia deve accelerare la nostra marcia verso la conversione personale e la santità! A tutti rivolgo, come mio primo saluto, quello che fu, invece, l’ultimo saluto di monsignor Bello: Vi voglio bene! Pregate tanto per me! A presto!», conclude monsignor Cornacchia.