Questi gesti sono, infatti, gesti biblici. Chiesti dalla Madonna. Bernadette diventa l’immagine dell’Incarnazione, Passione e Morte del Cristo. Andare in ginocchio fino al fondo della Grotta è il gesto dell’incarnazione, dell’abbassamento di Dio che si fa uomo. Bernadette bacia la terra per significare che quest’abbassamento è il gesto dell’amore di Dio per gli uomini. Mangiare le erbe amore ricorda la tradizione ebraica che si trova nel Vecchio Testamento. Gli ebrei rappresentavano Dio che si era preso carico di tutte le amarezze, tutti i peccati del mondo, uccidendo un agnello, svuotandolo e riempiendolo di erbe amare, pronunciando la preghiera: “ecco l’Agnello di Dio che prende su di sé tutte le disgrazie, che toglie tutte le amarezze, tutti i peccati del mondo”. Imbrattare il viso: il profeta Isaia mostra il Messia, il Cristo, sotto le caratteristiche del servo sofferente. “Perché portava su lui tutti i peccati degli uomini, il suo viso non aveva più figura umana.” Era, precisa Isaia, come una pecora condotta al macello e, sul suo passaggio, la gente rideva di lui. Ecco, alla Grotta, Bernadette sfigurata dal fango, e la folla che grida: “è diventata pazza’’. La grotta nasconde un tesoro immenso, infinito. I gesti che Bernadette compie sono gesti di liberazione. La Grotta è liberata dalle sue erbe, dal suo fango. Ma perché bisogna liberare questa Grotta? Perché nasconde un tesoro immenso che occorre assolutamente scoprire. Così, alla nona Apparizione, “la Signora” chiederà a Bernadette di andare a raschiare il suolo, in fondo a questa “Spelonca per i maiali”, dicendole: “andate alla fonte, bevete e lavatevi”. Così un po’ d’acqua fangosa inizia a sgorgare, sufficientemente perché Bernadette possa berne. Ed ecco che quest’acqua diventa, poco a poco, trasparente, pura, limpida. Con questi gesti, ci è rivelato il mistero stesso del cuore del Cristo: “Un soldato, con la sua lancia, trapasserà il cuore e, immediatamente, ne scaturirà sangue e acqua’’. Ma anche le profondità del mistero del cuore dell’uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio: “l’acqua che ti darò diventerà in te sorgente di vita eterna’’. Il cuore dell’uomo, ferito dal peccato, è rappresentato dalle erbe e dal fango. Ma in fondo a questo cuore, c’è la vita stessa di Dio, rappresentata dalla fonte. Pregate per i peccatori Chiedono a Bernadette: “la Signora ti ha detto qualcosa?” E lei risponde: “Sì, di tanto in tanto diceva: Penitenza, penitenza, penitenza. Pregate per i peccatori. Per “penitenza”, si intende conversione. Per la Chiesa, la conversione consiste, come il Cristo l’ha insegnata, nel rivolgere il proprio cuore verso Dio, verso i propri fratelli. “Pregate per i peccatori”. Pregare fa entrare nello Spirito di Dio. Così possiamo capire che il peccato non fa la felicità dell’uomo. Il peccato è tutto ciò che si oppone a Dio. In occasione della tredicesima Apparizione, Maria si rivolge a Bernadette: “direte ai sacerdoti che si costruisca qui una cappella e che ci si venga in processione”. “Che si venga in processione” significa andare, in questa vita, sempre presso i nostri fratelli. “Che si costruisca una cappella” A Lourdes, tante cappelle sono state costruite per accogliere la folla dei pellegrini. Queste cappelle sono i segni della comunione fondata sulla carità, alla quale tutti sono chiamati. La cappella è “la Chiesa” che dobbiamo costruire, là dove siamo, nella nostra famiglia, sul nostro luogo di lavoro, nella nostra parrocchia, nella nostra diocesi. Qualsiasi cristiano trascorre la sua vita costruendo la Chiesa, vivendo in comunione con Dio e i suoi fratelli. La Signora dice chi è: “Que soy era lmmaculada Counceptiou’’ Il 25 marzo 1858, giorno della sedicesima Apparizione, Bernadette si reca alla Grotta dove, per volere di don Peyramale, parroco di Lourdes, chiede “alla Signora” di dire il suo nome. Per tre volte, Bernadette rivolge la domanda. Alla quarta richiesta, “la Signora” le risponde in dialetto: “Que soy era Immaculada Counceptiou”, “Io sono l’Immacolata Concezione”. Bernadette non ha capito immediatamente il senso di questa parola. L’Immacolata Concezione, così come insegna la Chiesa, è “Maria concepita senza peccato, grazie ai meriti della croce del Cristo” (definizione del dogma promulgato nel 1854).