Il 1° gennaio si celebra la Giornata
mondiale della pace, ricorrenza
istituita da papa Paolo VI nel 1967
allo scopo di dedicare il giorno di
Capodanno alla riflessione e alla
preghiera per la pace.
«Sarebbe Nostro desiderio – disse Paolo
VI - che poi, ogni anno, questa
celebrazione si ripetesse come augurio e
come promessa – all’inizio del
calendario che misura e descrive il
cammino della vita umana nel tempo –
che sia la pace con il suo giusto e
benefico equilibrio a dominare lo
svolgimento della storia avvenire».
Il tema della 47a Giornata Mondiale per
la Pace, la prima di papa Francesco, è
“Fraternità, fondamento e via per la
pace”. “In questo mio primo Messaggio
per la Giornata Mondiale della Pace,
desidero rivolgere a tutti, singoli e
popoli, l’augurio di un’esistenza colma
di gioia e di speranza. Nel cuore di ogni
uomo e di ogni donna alberga, infatti, il
desiderio di una vita piena, alla quale
appartiene un anelito insopprimibile alla
fraternità, che sospinge verso la
comunione con gli altri, nei quali
troviamo non nemici o concorrenti, ma
fratelli da accogliere ed abbracciare.
Infatti, la fraternità è una dimensione
essenziale dell’uomo, il quale è un
essere relazionale. La viva consapevolezza
di questa relazionalità ci porta a
vedere e trattare ogni persona come una
vera sorella e un vero fratello; senza di
essa diventa impossibile la costruzione
di una società giusta, di una pace solida
e duratura. E occorre subito ricordare
che la fraternità si comincia ad imparare
solitamente in seno alla famiglia,
soprattutto grazie ai ruoli responsabili e
complementari di tutti i suoi membri, in
particolare del padre e della madre. La
famiglia è la sorgente di ogni fraternità, e
perciò è anche il fondamento e la via
primaria della pace, poiché, per
vocazione, dovrebbe contagiare il
mondo con il suo amore”. Queste le
parole introduttive del messaggio del
Santo Padre, il quale, fra l’altro, auspica
che il necessario realismo della politica
e dell’economia non si riduca “ad un
tecnicismo privo di idealità, che ignora
la dimensione trascendente dell’uomo.
Quando manca questa apertura a Dio,
ogni attività umana diventa più povera e
le persone vengono ridotte a oggetti da
sfruttare. Solo se accettano di muoversi
nell’ampio spazio assicurato da questa
apertura a Colui che ama ogni uomo e
ogni donna, la politica e l’economia
riusciranno a strutturarsi sulla base di un
autentico spirito di carità fraterna e
potranno essere strumento efficace di
sviluppo umano integrale e di pace”.
Salvatore Bernocco