Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese, Comune che dal
1952 ha assunto la denominazione di Riese Pio X, in
provincia di Treviso, secondo di dieci figli in una famiglia
modesta. Suo padre Giovanni Battista era fattore e sua madre,
Margherita Sanson, sarta. Egli si distinse da molti suoi
predecessori e successori proprio per il fatto che il suo cursus
honorum fu esclusivamente pastorale senza alcun impegno
presso la curia o nell’attività diplomatica della Santa Sede.
Ricevette la tonsura nel 1850 ed entrò nel seminario di
Padova. Fu ordinato prete nel 1858 dal vescovo di Treviso,
Giovanni Antonio Farina, e divenne vicario della parrocchia di
Tombolo. Nel 1867 fu promosso arciprete di Salzano e poi,
nel 1875, canonico della cattedrale di Treviso, fungendo nel
contempo da direttore spirituale nel seminario diocesano. Fu
nominato vescovo di Mantova il 10 novembre 1884 e
consacrato vescovo dal cardinal Lucido Maria Parocchi il 6
novembre 1884 nella Basilica di Sant’Apollinare in Roma.
Partecipò come vescovo di Mantova al primo Congresso
catechistico nazionale, tenutosi a Piacenza tra il 24 ed il 26
settembre 1889, e presentò un voto a favore di «un
catechismo popolare storico-dogmatico-morale redatto in
domande brevi e risposte brevissime». Successivamente ricoprì
la carica di patriarca di Venezia. Il governo italiano rifiutò
peraltro inizialmente il proprio exequatur, asserendo che la
nomina del patriarca di Venezia spettava al Re e che, inoltre,
Sarto era stato scelto su pressione del governo dell’Impero
austro-ungarico. Giuseppe Sarto dovette quindi attendere 18
mesi prima di poter assumere la guida pastorale del
patriarcato di Venezia. Con la nomina a patriarca egli ricevette
pure la berretta cardinalizia nel Concistoro del 12 giugno
1893. Fu eletto papa il 4 agosto 1930 ed incoronato il 9.
Prese il nome di Pio X in onore dei suoi predecessori. Scelse
come motto del suo pontificato Instaurare omnia in Christo
(Paolo di Tarso) e lo attuò con coraggio e fermezza. Una delle
prime decisioni di Pio X fu proprio l’abolizione (con la
costituzione apostolica Commissum nobis) del cosiddetto veto
laicale, che spettava ad alcuni sovrani cattolici e a causa del
quale egli era divenuto pontefice. Papa Pio X rimase sempre
semplice e umile, e in Vaticano visse parcamente, assistito
dalle sorelle, in un appartamento fatto allestire
appositamente. Caratteristico e storicamente importante fu
l’indirizzo teologico che diede alla Chiesa cattolica durante
tutto il suo pontificato, la cui linea può essere definita
sinteticamente come tradizionalista, in particolare per la lotta
ingaggiata contro il modernismo attraverso l’enciclica Pascendi
Dominici Gregis e il decreto Lamentabili Sane Exitu, a cui seguì
l’approvazione personale del Sodalitium Pianum, una rete di
informazione che indagava su teologi e docenti sospettati di
modernismo. Si stava infatti diffondendo all’interno del mondo
cattolico e in ampi settori della stessa gerarchia ecclesiale, una
sorta di rivisitazione filosofica della teologia cattolica sotto
l’effetto dello scientismo di fine Ottocento. Fu tuttavia Pio X
ad avviare la riforma del diritto canonico, che culminerà nel
1917 con la promulgazione del Codice di diritto canonico, e a
redigere il catechismo che porta il suo nome. Anche sul piano
della gestione patrimoniale fu lui a unificare i redditi dell’obolo
di San Pietro e quelli del patrimonio del Vaticano. Ma, soprattutto, riformò la Curia romana con la costituzione
Sapienti consilio del 29 giugno 1908, sopprimendo vari
dicasteri divenuti inutili. Con l’enciclica “Il Fermo Proposito”
dell’11 giugno‘1905, il pontefice allenta le restrizioni del Non
expedit (ossia il fermo divieto per tutti i cattolici italiani di
partecipare alla vita politica) di papa Pio IX, soprattutto per
arginare i consensi verso le forze socialiste.
Morì per una cardiopatia il 21 agosto 1914. Si dice anche che
qualche tempo prima della morte abbia detto: “Verrà il
Guerrone”, ossia la Grande Guerra. Fu beatificato il 3 giugno
1951 e canonizzato il 29 maggio 1954 durante il pontificato
di Pio XII. La festa fu fissata al 3 settembre. Il calendario del
Novus Ordo Missae la prevede il 21 agosto. La sua salma è
tumulata all’interno della Basilica di San Pietro in Vaticano. È il
patrono della Fraternità Sacerdotale San Pio X ed è anche
compatrono secondario della città di Venezia di cui fu
patriarca.