Il 6 luglio del 2015 si spegneva
improvvisamente in Molfetta don
Luigi Martella, Vescovo della nostra
Diocesi, eletto il 13 dicembre del 2000
e consacrato il 10 marzo dell’anno
successivo. Il 20 aprile 2008, dopo aver
nominato postulatore Agostino Superbo e
vice-postulatori Domenico Amato e Silvia
Correale, emanò un editto per introdurre
la causa diocesana di beatificazione e
canonizzazione di Antonio Bello, suo
predecessore sulla cattedra molfettese.
I funerali si tennero l’8 luglio nella
cattedrale di Santa Maria Assunta di
Molfetta. Le esequie furono presiedute
dell’arcivescovo di Bari-Bitonto Francesco
Cacucci. Una seconda cerimonia funebre
si tenne il giorno successivo alle ore 17
nella chiesa parrocchiale di Sant’Antonio
a Depressa, suo paese natale, presieduta
dal vescovo di Ugento-Santa Maria di
Leuca Vito Angiuli. La salma è stata
sepolta nel cimitero cittadino.
Compì una visita pastorale della Diocesi
dal 3 dicembre 2006 al 28 giugno 2008,
che toccò anche la nostra parrocchia.
Sabato 28 giugno, sul corso antistante
alla Cattedrale di Molfetta, tenne
un’omelia a conclusione della predetta
visita, di cui riportiamo uno stralcio:
«Cristo Pastore delle nostre anime,
attraverso la mia povera persona,
ha visitato dal 3 dicembre 2006 fino
ad oggi, 28 giugno 2008, vigilia della
solennità dei SS. Apostoli Pietro e
Paolo, le 36 parrocchie della nostra
Chiesa diocesana. Siano rese grazie
innanzitutto a Dio, Signore della storia,
che conduce le sue creature per i retti
sentieri della vita e governa i popoli
con amore. Grazie anche a tutti voi per
questa vostra presenza, concorde e
partecipe nella gratitudine e nella gioia,
per un’esperienza straordinariamente
ricca e feconda di doni umani e
spirituali. Grazie perché avete creduto
con me alla bontà e all’importanza
dell’iniziativa così impegnativa; grazie
per la risposta entusiasta e convinta di
tutte le comunità. Un grazie sincero a
tutti i parroci e sacerdoti i quali davvero
si sono impegnati, con grande zelo, per
coinvolgere tutti i fedeli, come fanno
sempre nell’azione pastorale, in una corsa
senza respiro. E poi, consentitemi di
esprimere un grazie particolare ad alcune
persone che hanno dato un contributo
notevole alla buona riuscita della Visita».
Ne ricordiamo l’impegno apostolico
instancabile e l’affetto che portava verso
la nostra Comunità che, ad un anno dal
decesso, si stringe concorde in preghiera.
S.B.