Nutrire la propria
fede allargando gli
orizzonti è un
esempio concreto
di come la
curiosità possa
aggiungere alla
propria vita quel
pizzico necessario
a scoprire per poi
conoscere.
Un valido esempio è stato il pellegrinaggio
a Casacalenda (CB) il 28 settembre scorso,
giorno in cui quel paese festeggia la sua
Patrona: “S. Maria della Difesa”.
Esperienza, frutto di un gemellaggio con
l’omonima cappella di Ruvo, che ha visto un
gruppo di amici della comunità, dirigersi
verso questo bellissimo posto, guidati dal
nostro parroco don Vincenzo.
Subito il paesaggio naturale
è emerso, rendendo il pellegrinaggio
interessante e catturando spesso
l’attenzione durante il viaggio.
Isolato su una montagna, tra le nuvole, nei
pressi del paese di Casacalenda, il santuario
dedicato a S. Maria ha origini storiche
risalenti a presunte visioni o sogni di
contadini del luogo che furono invogliati a
scavare nella
località detta
“Difesa” (da cui
appunto la
Madonna prende il
nome) per la ricerca
di un tesoro. Gli
scavi portarono alla
luce un altare, degli
scheletri umani,
resti di una chiesa e
una lapide funeraria
del 44 a.C.. su
quelle fondamenta
fu costruito il
santuario dedicato a
S. Maria,
costruzione
terminata poi nel
1898 con
l’autorizzazione del
vescovo di Larino
Mons. Di Milla.
La chiesa però, è stata chiusa al culto per
lavori di restauro dovuti al terremoto del 31
ottobre 2002 e riaperta solo l’anno scorso
al culto.
Nel giorno della festa, sacro e folklore
trovano il loro equilibrio radunando migliaia
di fedeli da tutto il Molise e non solo e
basta poco per rendersi conto di quanti
siano stati, nel tempo, i miracoli che la
gente ha attribuito alla Madonna. È per
questo che tutte queste testimonianze sono
state raccolte in un museo storico
sovrastante la chiesa, inaugurato il 24
maggio 2014.
Appena arrivati, il gruppo ha trovato il
benevolo accoglimento del parroco di
Casacalenda Mons. Gabriele Tamilia, che
ha invitato il nostro parroco a celebrare
l’Eucarestia.
Non è mancata, anche l’occasione di
raccontarsi a vicenda le due storie: quella
della nostra cappellina e quella del
santuario di Casacalenda dalla cui zona
entrambe prendono il nome.
Speriamo che questo incontro dia vita ad
un fraterno gemellaggio che porterà quella
comunità a visitare, il prossimo anno, la
nostra bellissima terra pugliese.
Francesca de Astis