PASQUA È “OGGI”

UNA SCELTA PER LA VITA
Scegliere Cristo significa operare per la vita. Ciò che vediamo attorno a noi – odio, morte, violenza, discriminazioni, male, egoismo nelle sue molteplici forme – non è la vera realtà. Se “crediamo” in Cristo risorto, signore della vita, vincitore del male, dell’ingiustizia, della morte, dobbiamo operare nel senso della sua risurrezione. Si costruisca progressivamente la “vita nuova”, il “mondo nuovo” (o la “nuova creazione”) che i primi discepoli hanno intravisto nel Risorto. E’ compito dei cristiani testimoniare che la vita può essere più ricca, più gioiosa, più piena, se contemplata e vissuta in riferimento al mistero del Cristo pasquale, che passa attraverso la morte soltanto per risorgere. Ogni volta che il male è vinto e guarito, ogni volta che un gesto di amicizia rivela a un fratello l’amore del Padre, ogni volta che si compie un sacrificio per l’”altro”, ogni volta che riusciamo a vivere, o aiutiamo gli altri a vivere una gioia più piena e più vera, realizziamo la Pasqua. Allora la morte è vinta. Si afferma quel “mondo nuovo” in cammino verso il giorno nel quale la “gloria della risurrezione” sarà pienamente rivelata e attuata.

VERSO LA GRANDE FESTA DELLA PASQUA ETERNA
In ogni Eucaristia la Pasqua è perennemente celebrata perché viene immolato Cristo, l’Agnello pasquale, e in essa “mirabilmente nasce e si edifica sempre la Chiesa”. Come gli apostoli, anche noi mangiamo e beviamo con Gesù risorto dai morti. Ancor più mangiamo Lui, il vero “pane azzimo” che toglie dal nostro cuore ogni fermento di peccato, ci comunica il dono dello Spirito che dà vita e che fa della assemblea una comunità di risorti con Cristo. Il congedo di ogni assemblea altro non è se non l’invio a testimoniare davanti al mondo Gesù Cristo risorto, perché chiunque viene a contatto col mistero pasquale ottenga la salvezza. Al cristiano – come un giorno ad Abramo – il Signore dice: “Esci…!”. “Esci dalle tue”“opinioni separate” per entrare pienamente in quella fede che la Chiesa si gloria di professare. Esci dalle tue ricchezze che tendi a godere egoisticamente… Esci dal tuo peccato che ti avvelena il cuore, e vai verso la novità del Cristo… Esci di “casa”, dal caldo delle pareti domestiche dove tendi ad ignorare i drammi dei fratelli, e allarga la cerchia dei tuoi interessi… Esci dalla tua sete di dominio e cerca di fare della tua vita un servizio d’amore. Esci in campo aperto e prendi la strada del Vangelo… Semina la gioia gridando silenziosamente con il tuo comportamento che Cristo ti rende felice. Grida con la vita che Cristo è vivo, e che la Chiesa è il luogo e lo spazio ove si attesta che Lui è il Signore risorto… Questo è il modo più autentico di cantare l’Alleluia pasquale” (M. Magrassi).