ORDINATO SACERDOTE IL 13 DICEMBRE 1969
Il prossimo 13 dicembre ricorre l’anniversario dell’ordinazione presbiterale di papa Francesco, ordinato
sacerdote il 13 dicembre 1969 per l’imposizione delle mani dell’arcivescovo
di Córdoba Ramón José Castellano. Ci
uniamo in preghiera per il Santo Padre
affinché il Signore gli dia forza e salute
e lo protegga da aspidi e vipere che lo
circondano.
Il nostro Papa – diciamolo francamente
– per il suo stile sobrio, per i suoi gesti
eloquenti, per le sue parole, per le sue
riforme, ha molti avversari anche all'interno delle mura vaticane, dove, come
già sostenne Paolo VI nel lontano 1972,
si percepisce il fumo di Satana. Durante
la Via Crucis del 2005 l’allora cardinale
Ratzinger, futuro papa Benedetto XVI,
aveva gridato al mondo: «Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio anche tra
coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero
appartenere completamente a lui!».
Vorremmo ricordare, quali esempi recenti, il cosiddetto processo ‘Vatileaks 2’,
che vede implicato un alto prelato, mons.
Lucio Vallejo Balda, ex segretario della
Commissione Cosea sulle finanze vaticane, ed una certa Chaouqui, come anche
certe esternazioni sconcertanti dell’arcivescovo di Ferrara, Luigi Negri, punto di
riferimenti di Comunione e Liberazione,
il quale ha detto: «Speriamo che con
Bergoglio la Madonna faccia il miracolo
come aveva fatto con l’altro». Il riferimento a papa Luciani, deceduto dopo
appena 33 giorni di pontificato, è appena velato. Dinanzi a queste manifestazioni
di opposizione e di ostilità verso il Papa
e la Chiesa (quella sana) si resta allibiti
e si fa pressante l’esigenza di pregare il
Signore affinché mandi sacerdoti santi
nella sua vigna, uomini e donne fedeli
alla Chiesa perché fedeli al Vangelo.
Il Giubileo della Misericordia, che si
aprirà ufficialmente l’8 dicembre 2015,
ha avuto a Bangui, nella Repubblica
Centraficana, un’anticipazione con
l’apertura della porta santa. «Bangui
diventa la capitale spirituale del mondo»,
ha affermato il Papa pochi attimi prima
dell’apertura della porta di una chiesa
povera costruita alla fine degli anni
Trenta. «In questa terra di sofferenze ci
sono tutti i paesi del mondo», ha detto
Bergoglio, «Bangui è la capitale della
preghiera della misericordia. Tutti noi
chiediamo pace e riconciliazione», ha
ribadito il Papa che implora una vera
pacificazione mondiale nel momento in
cui il mondo conosce guerre ed atti di
terrorismo e di violenza inaudita.
Quest’anno giubilare sia quindi occasione propizia per aprire le porte dei nostri
cuori ai sofferenti, agli smarriti, a chi è
in difficoltà, combattendo il male con le
armi disarmate del bene, con la preghiera
fervente, con l’accostarsi ai Sacramenti
con la ferma intenzione di crescere nella
fede, nella speranza e nella carità. Per
costruire un mondo migliore.
Salvatore Bernocco