Verso il Convegno di Firenze: "L'umanità di Cristo; via della nostra felicità"

"Dal momento che Dio s'è fatto uomo, voglio conoscere quell'uomo". A ben vedere è la proposta che i Vescovi italiani hanno rivolto alle comunità cristiane attraverso il tema del V Convegno Ecclesiale: in Cristo il nuovo umanesimo. Una proposta che ci introduce sempre più in profondità nel Magistero degli ultimi due Pontefici.
Papa Benedetto XVI ci ha infatti ricordato nella sua prima enciclica che "all'inizio dell'essere cristiano non c'è una decisione etica o una grande idea, bensì l'incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e, con ciò, la direzione decisiva" (Deus Caritas est, 7,). Detto in altro modo: i discepoli di Gesù non sono i seguaci di una dottrina morale o di una ideologia, ma uomini e donne che hanno incontrato personalmente Cristo e hanno deciso di seguirlo. Inoltre Papa Francesco, nell'esortazione Evangelii Gaudium, riaffermando che i discepoli sono coloro che hanno incontrato Cristo, aggiunge che proprio per questo hanno il "cuore pieno di gioia" (n.1). Raccogliendo queste sollecitazioni, sarebbe bello poter presentare ai nostri giovani la centralità della figura di Cisto con tutta la sua ricchezza di libertà, di verità, di amicizia profonda, di appassionato amore per l'uomo...cioè come Gesù non c'è nessuno! Per incontrare e conoscere Cristo attraverso la sua umanità è necessario entrare in un triplice ascolto:

  • della Parola: attraverso l'incontro vivo con Gesù vivo, che aiuta ad incontrare e conoscere Cisto nell'ascolto profondo della sua Parola, per vivere con Lui in una relazione personale. 
  • del fratello: il conseguimento della vita piena diventa realizzabile se si vive nella logica della carità indicata da Gesù nella parabola del samaritano: "fa' questo e vivrai!" e nel racconto del giudizio finale dell'evangelista Matteo al capito lo "25° del suo Vangelo: "l'avete fatto a me"; 
  • della "realtà storica": siamo chiamati non solo a servire Cristo nel fratello, ma anche a contribuire all'edificazione del Corpo di Cristo che è la Chiesa. Seguiremo la proposta della Traccia di preparazione del Convegno di Firenze, costituita da cinque verbi tratti dal Magistero di Papa Francesco. Si tratta di cinque piste di riflessione che devono diventare cinque luoghi d'azione: uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare. 

Tutto deve convergere in una duplice esperienza: "incontro" e "conoscenza" di Cristo. Non per diventare semplicemente esperti per Lui, ma per scoprire che attraverso la sua umanità possiamo percorrere la via della nostra felicità, la via che ci porta alla vita piena.

G.T.