DARIO FO INTERROGATO

Che giudizio ha di Papa Francesco? 
E’ un personaggio straordinario.
Perché? 
Innanzitutto ha capito che il più scomodo fra tutti i santi era san Francesco.
In che senso?
San Francesco a quarant’anni dalla sua morte è stato censurato e la chiesa cattolica apostolica romana ha inventato un altro santo cancellando e seppellendo l’originale. Addirittura adoperando altri santi per rimpiazzarlo con storie che la chiesa voleva appiccicare a san Francesco.
Scomodo perché?
San Francesco da ragazzo aveva partecipato a una rivolta straordinaria, era stato in galera, aveva combattuto per la libertà del suo paese, era stato fatto prigioniero, ferito. Tutto questo, però, è stato cancellato, la gente non lo sa. E al posto di questa storia hanno messo racconti che non c’entrano niente con lui. San Francesco da ragazzino aveva tradito la famiglia, la classe a cui apparteneva, si era buttato alla distruzione totale delle torri di Assisi e alla cacciata dei nobili e dei potenti della sua città. Si era messo nelle liste per diventare soldato, fu catturato, ferito e portato in galera rimanendoci un anno. Da lì, però, è partita la sua conversione che col tempo lo portò “a vivere nella gioia di poter custodire Gesù Cristo nell’intimità del cuore”…
Ma c’è un papa, maestro, a cui si sente più vicino?
Sicuramente papa Francesco, anche se la parola “vicino” è particolarmente importante… Papa Bergoglio ha capito che per poter vestire i panni e assumere il linguaggio, i significati e soprattutto la politica di san Francesco bisognava fare un salto mortale e rischiare. Non bisogna mai dimenticare che lui è entrato in un momento di grande crisi della chiesa, comprese le dimissioni di papa Ratzinger. Lui, allora, parla come Francesco, ma il Francesco censurato. Ad esempio le cose che dice sull’uso del potere, del denaro, sull’ipocrisia e la calunnia le trae dal Francesco originale… Quando uno ha la grande forza di costringere i politici italiani a levarsi dal letto alle sei del mattino per assistere alla sua messa non può non essere un grande… E in quell’occasione tiene un discorso “violento” dipingendo i politici corrotti come esseri indegni che cancellano ogni diritto e logica di giustizia disinteressandosi della disperazione dei poveri… Formidabile, roba da non crederci.