Ai Fratelli della 3a Comunità
Mentre risuonano nel mio animo le affermazioni di Giovanni Paolo II: “Riconosco il Cammino Neocatecumenale come un itinerario di formazione cattolica, valido per lasocietà e per i tempi odierni” e quella
di Benedetto XVI che afferma: “La
vostra azione apostolica intende
collocarsi nel cuore della Chiesa, in
totale sintonia con le sue direttive e in
comunione con le Chiese particolari in
cui andrete ad operare, valorizzando
appieno la ricchezza di carismi che il
Signore ha suscitato attraverso gli
iniziatori del Cammino”, rivolgo a
tutti il «benvenuto» anche a nome
delle altre due Comunità che ben si sono inserite ormai da un decennio
nella nostra Parrocchia.
E ringrazio il nostro vescovo don Gino
per la fiducia accordata in conformità
all’auspicio formulato da Giovanni
Paolo II: “auspico che i fratelli
nell’Episcopato valorizzino e aiutino -
insieme con i loro Presbiteri -
quest’opera per la nuova
evangelizzazione, perché in essa si
realizzi secondo le linee proposte dagli iniziatori, nello spirito di servizio
all’Ordinario del luogo e di
comunione con lui e nel contesto
dell’unità della Chiesa particolare con
la Chiesa universale”.
Ai nuovi fratelli che vengono ad
aggregarsi alle altre Comunità sento di
ricordare quanto il catechismo della
Chiesa Cattolica puntualizza al n.
1231 : “Per la sua stessa natura il
Battesimo dei bambini richiede un
catecumenato post-battesimale. Non
si tratta soltanto di una istruzione
posteriore al Battesimo, ma del
necessario sviluppo della grazia battesimale nella crescita della
persona”. E nella esortazione di
Giovanni Paolo II Christifideles Laici,
esemplifica affermando che “un aiuto
alla formazione dei cristiani può
essere dato… da una catechesi postbattesimale
a modo di catecumenato,
mediante la riproposizione di alcuni
elementi del Rito dell’iniziazione
cristiana degli adulti, destinati a far
cogliere e vivere le immense e
straordinarie ricchezze e responsabilità
del Battesimo ricevuto”.
Mentre vi accingete quindi ad
intraprendere questo Cammino nella
coincidenza del Natale di Gesù e a
conclusione delle catechesi ricevute,
introdotti nella nostra parrocchia
desidero ricordarvi quanto gli statuti
dello stesso specificano all’articolo
16: “Il Cammino Neo-catecumenale è
offerto come strumento atto ad aiutare
la parrocchia a compiere sempre più la
missione ecclesiale di essere sale, luce
e lievito del mondo e a risplendere
davanti agli uomini come Corpo
visibile di Gesù Cristo risorto,
sacramento universale di salvezza”. È
il mio auspicio che bene si fonde col
clima natalizio che stiamo vivendo.
Cordialmente
Don Vincenzo