Saluto del parroco don Vincenzo Pellegrini agli Amici milanesi di Ruvo


Permettete, carissimi amici di Ruvo residenti in Milano che rivolga a voi un cordiale saluto e una stretta di mano, a tutti e a ciascuno di voi, che sento appartenenti all’unica comunità ruvese.
Presento il mio saluto rispettoso a nome del nostro vescovo mons. Luigi Martella, impedito per la visita pastorale in corso nella nostra diocesi e vi dirò che quando ci venne richiesto di trasferire il gruppo degli Otto Santi per l’esposizione milanese, pensai che l’evento avrebbe ricollegato negli affetti, nell’unica fede cristiana, tutti quanti noi che tanto abbiamo beneficiato della autentica pietà popolare trasmessaci e che non tralasceremo di purificare sempre più e trasmettere alle generazioni future.
Vi confido anche che, insieme a tali riflessioni e alla “esaltazione” che oggi si fa della “scultura povera” in cartapesta, mi è tornato in mente il disprezzo e l’ostracismo avvenuto negli anni ’50 da parte di un vescovo del Salento, proveniente dal Trentino.
“Un’arte aberrante e indecorosa -si disse-“.
Un’arte povera. Ma cosa v’è di più povero di un po’ di farina che diventa pane e che da pane diventa “segno” e presenza vera di Cristo stesso nella sua Comunità? Sono “segni della fede”. Anche quei poveri segni possono aiutarci, come tanti altri, a risollevarci dalle nostre miserie e riorientare la nostra vita a volte sconquassata dal turbinio della società in cui siamo chiamati a vivere.
Se mi si consente peraltro, desidererei aggiungere che insieme allo scultore Raffaele
Caretta che nel 1920 realizzò il gruppo degli Otto Santi, altri valenti maestri della
cartapesta, fra cui Giuseppe Manzo, De Pascalis e Carmelo bruno impreziosirono le
nostre chiese di Ruvo; la Pietà e il S. Espedito del Purgatorio, La Madonna di Pompei in S.Domenico e anche quella di Carmelo Bruno nel Redentore insieme al S. Giuseppe, S.Anna e l’Addolorata del Manzo e così tante altre.
L’iniziativa alla quale il sodalizio di S. Rocco, presieduto dal Priore Cosimo Damiano Caldarola ha aderito molto volentieri, risponde all’esigenza di rinsaldare vincoli e reticolati di amicizia -come soleva ricordare il mai dimenticato Don Tonino Bello- a promuovere la comunione, a sintonizzarci tutti sulle onde dello spirito, perché ci sentiamo figli di un’unica Madre che è la Chiesa.
Ringrazio il Direttore del Museo Diocesano Dr. Biscottini con l’Avv. Agostino Picicco,responsabile culturale Associazione Regionale Pugliese, insieme agli altri valenti studiosi qui convenuti e che hanno dato l’opportunità di questo superlativo scambio culturale e spirituale insieme.
Grazie per avermi dato la parola, mentre saluto e invito gli Amici presenti e non a reincontrarci a Ruvo per la prossima Settimana Santa e rivivere insieme nella fede quanto è stato detto, quanto è stato vissuto in questa indimenticabile giornata milanese.