Mentre si avvicina la festa di Prima Comunione

La Prima Comunione e il dopo: domande a d. Tonino Lasconi

Carissimo don Tonino, siamo un gruppo di bambini di…. Non abbiamo nessuna domanda da farti. Però, visto che le nostre catechiste molto spesso ci leggono i tuoi racconti, ti vogliamo raccontare una cosa anche noi: nel maggio scorso abbiamo ricevuto Gesù Eucarestia. Per noi è stata una grande gioia che abbiamo voluto condividere con i nostri amici, e quindi anche con te. Adesso, insieme alle catechiste, stiamo cercando di vivere il sacramento che abbiamo celebrato. Visitiamo gli anziani e passiamo con loro dei momenti di preghiera. Andiamo in una Casa famiglia e portiamo doni ai bambini meno fortunati di noi.
E’ un’esperienza bellissima, perché ci fa sentire grandi. Questo è quello che volevamo dirti. Fai gli auguri da parte nostra a tutti i bambini che ancora devono ricevere la Prima Comunione. Marco (e altri 19 bambini… se ho contato bene).
Marco


Don Tonino, siamo un gruppo di ragazzi di… che l’anno scorso ha fatto la Prima Comunione. I nostri catechisti ci hanno detto che adesso possiamo partecipare in modo completo alla messa. A noi però la messa non piace molto, non ci capiamo tanto e abbiamo tante domande da farti: Perché solo i bambini sono obbligati ad andarci? Perché le letture sono difficili da capire? Perché facciamo fatica a stare zitti e non riusciamo a pregare? Perché la messa è così lunga?
Gruppo di ragazzi di…


Carissimi Marco e gli altri, vi ringrazio per avermi fatto partecipare alla vostra gioia. Faccio volentieri gli auguri a tutti i bambini che si preparano a ricevere la Prima Comunione. E non solo! Li faccio anche a tutti coloro che l’hanno già fatta, come a quelli di… ai quali auguro che i catechisti riescano a fare amare la messa. Carissimi ragazzi di…, la messa non è una imposizione. Per nessuno. Tanto meno per i bambini.
È un dono che Gesù fa ai suoi discepoli per aiutarli a vivere come lui è vissuto: facendo del bene a tutti.
Capisco che la messa vi sembra lunga e difficile. Così come viene celebrata, essa non è per i bambini, ma per i grandi. Voi non lo ricordate, ma quando siete passati dal seggiolone alla tavola dei genitori, per voi e per i genitori non è stato facile. Rovesciavate i bicchieri, schizzavate la minestra dappertutto, maneggiavate la forchetta in modo pericoloso, vi dovevano mettere il bavaglino per non farvi inzaccherare tutti. Poi, pian piano….
Così è per la messa. Abbiate pazienza! Intanto vi auguro che i catechisti vi aiutano a fare esperienze di carità, come stanno facendo quelli di…, per sentire il bisogno della forza che Gesù ci dà nell’eucarestia. Vi auguro anche che la vostra comunità parrocchiale organizzi la celebrazione della messa in modo da farvi sentire accolti e partecipi.
Proprio come fanno i genitori quando accolgono i bambini alla loro tavola: la preparano in modo da farli trovare a logo agio, e da non far loro combinare troppo macello.