forse non sarà inutile rivedere alcuni concetti che attraversano il cuore e la mente di molti di noi circa il significato profondo e vero della Quaresima che stiamo vivendo.
E anzitutto vale di ricordare che è sempre la Pasqua il centro della fede: è necessario partire da essa e giungere alla Pasqua anche quando parliamo di quaresima. Bisogna pensare che questa, non è come si crede, solo una preparazione penitenziale alla Pasqua, ma è anch’essa celebrazione del mistero pasquale. È esigenza certamente di conversione, ma sempre in relazione alle feste pasquali. La quaresima perciò non è di per sé quel tanto di penitenza da far dopo il carnevale e nemmeno una preparazione spirituale alla Pasqua: è già celebrazione di Pasqua, del Cristo obbediente e sofferente, ma - come egli sempre ripeteva- che infine sarebbe risorto il terzo giorno. Passione e risurrezione sono dunque due aspetti di un unico mistero, del Cristo morto e risorto.
Per secoli nella Chiesa si è vissuto pensando e cercando di uniformarci al Cristo della passione. Ci sono stati Santi che l’han fatto e hanno agito bene. Ma il Cristo intero (il Cristus totus di S. Agostino) non è solo e non è tanto quello che seguiamo sulla via della croce. Cristo non finisce nel sepolcro. Egli risorge e continua la sua vita. La via della croce ha come traguardo la vita che vince sulla morte.
È il Cristo risorto il vero traguardo di Cristo e del Cristiano. Buon proseguimento allora e seguiamo quindi le sue orme.
Cordialmente, Don Vincenzo
Annunciazione del Signore
Ci ritroveremo nella Chiesa della
Annunziata a venerare la Madonna. Ci
prepareremo con un Triduo che inizierà
il 22 prossimo alle 19,00.
2001 - 10 Marzo - 2010
Anniversario della
consacrazione episcopale
del Vescovo
don Gino
A Lui l’augurio
e la preghiera di tutti noi