La Madonna dei Martiri nella Chiesa del SS. Redentore

La Settimana Mariana del SS. Redentore di Ruvo di Puglia si è svolta sotto l'insegna e lo sguardo della Madonna dei Martiri, che per la prima volta ha lasciato la città di Molfetta. Grande partecipazione di fedeli al Pontificale presieduto dal Cardinale Michele Giordano, Arcivescovo di Napoli



Una riuscitissima Settimana Mariana ha chiuso il mese di maggio nella Comunità parrocchiale del SS. Redentore di Ruvo di Puglia, nell'ambito delle celebrazioni dell'Anno Santo Straordinario indetto da Sua Santità Giovanni Paolo II in occasione del centenario della edificazione della chiesa, eretta nel 1902 e poi consacrata a Gesù Redentore il 6 dicembre del 1950.
Lo splendido simulacro della Madonna dei Martiri ha lasciato per la prima volta Molfetta per raggiungere Ruvo e la Comunità del SS. Redentore, in cui ha sostato per poter essere venerata da tutta la comunità ruvese, dal 26 al 31 maggio, proiettando un cono di luce, di speranza, di gioia sui fedeli che, in gran numero, hanno visitato la chiesa e partecipato alle concelebrazioni eucaristiche della Settimana Mariana, presiedute da Mons. Luigi Martella, Vescovo diocesano, Fr. Antonio Cofano, Segretario Provinciale dei Frati Minori, Mons. Tommaso Tridente, Vicario Generale, Fr. Donato Sardella, Ministro Provinciale dei Frati Minori, Fr. Filippo D'Alessandro, Guardiano della Basilica della Madonna, Mons. Franco Sasso, Mons. Vincenzo Pellegrini, nominato Parroco dei SS. Redentore da Mons. Antonio Bello.

Ma la Settimana dedicata alla Madonna ha avuto il suo momento più significativo con la presenza del Cardinale Michele Giordano, Arcivescovo di Napoli, che il 30 maggio ha concelebrato, col Vescovo Mons. Martella e con Mons. Ciliberti, Arcivescovo di Matera-Irsina, il solenne Pontificale, celebrativo del centenario, alla presenza di numerose personalità del mondo civile, politico e religioso, fra i quali il Commissario Prefettizio di Ruvo dott. Latorre, che in precedenza ha salutato il Porporato nel Palazzo di Città. Hanno partecipato al rito solenne anche i Padri Modesto Guastadisegni e Claudio Catucci, i sacerdoti Don Graziantonio Barile, Don Vincenzo Speranza, Don Mario Petruzzelli, Don Giuseppe Pischetti, Don Angelo Mozzone, l'apprezzato coro polifonico del Maestro Don Salvatore Pappagallo.

Il Cardinale Giordano, nella sua omelia, ha posto l'accento sia sul ruolo della parrocchia che sulla figura della Madre di Dio. La parrocchia -ha ricordato l'Arcivescovo di Napoli- è luogo privilegiato di formazione spirituale, è centro di irradiazione della vita cristiana, che in essa trova alimento e conferme. La parrocchia non è solo dispensatrice di sacramenti, ma è l'ambito in cui il cristiano scopre la profondità del suo legame col Signore della storia, che ha inviato il Suo unico Figlio per ricondurre gli uomini nel seno del Padre. La parrocchia come fucina della fede e palestra dove ci si allena alle buone opere ed imprese, "fontana del villaggio" a cui ci si accosta non solo per dissetarsi, ma anche per raccogliere acqua viva da portare a chi ha sete. E che il mondo abbia sete di Dio, ha sostenuto il Porporato, è evidente, nonostante si facciano salti mortali per eludere la questione centrale, anello cioè che attiene al senso della vita e della morte, la domanda sulla persona di Gesù Cristo, ancora oggi pietra d'inciampo e rovello per molti. Di qui scaturisce la missione evangelizzatrice del cristiano, che deve destarsi dal sonno, uscire dall'apatia e da un certo autocompiacimento spirituale per fecondare il mondo con la Parola di Dio.
Paradigma spirituale di questa urgente missione, modello dì vita santa e feconda in Cristo, ha sostenuto il Cardinale Giordano, è la Madonna, che si è fidata di Dio accogliendo nel suo seno, per opera dello Spirito Santo, il Redentore delle genti.
La Madonna è il modello missionario per eccellenza. A lei che con Gesù nel grembo si recò in visita da Santa Elisabetta, realizzando la prima missione, i cristiani devono guardare per conformarsi sempre meglio al Figlio dell'Uomo.

Suggestive, commoventi e traboccanti di amore sono state le ultime espressioni dedicate alla Madonna dei Martiri dal Cardinale Giordano, al quale la Comunità del SS. Redentore ha tributato un lungo e caloroso applauso in segno di stima e riconoscenza.

Il giorno 31, dopo la solenne concelebrazione eucaristica ed aver attraversato il corso cittadino, il venerato simulacro della Madonna ha fatto rientro nella basilica omonima in Molfetta, scortato da un gran numero di popolo.
Si è così felicemente conclusa, dopo l'indimenticabile incontro avuto col Santo Padre lo scorso 13 marzo, la prima parte dell'Anno Giubilare Straordinario.

Salvatore Bernocco
Da "Fermento" ANNO XVII - N.6, Giugno 2002

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