Lui stesso, nella conclusione, afferma di essere stato ispirato dall’invocazione che nella liturgia delle Ore la chiesa rivolge a Maria:
O santa Madre del Redentore,
porta dei cieli,
stella del mare,
soccorri il tuo popolo,
che anela a risorgere.
Tu che accogliendo il saluto dell’angelo
Nello stupore di tutto il creato,
hai generato il tuo Creatore,
madre sempre vergine, pietà di noi peccatori.
Il Papa si ferma a meditare sui versetti di quest’antifona liturgica, ben nota a chi, sacerdoti a parte, recita la Liturgia delle Ore sullo sfondo degli affanni quotidiani. Come Giovanni Paolo II, il credente è colpito dall’espressione: “nello stupore di tutto il creato!”. Essa esprime “quello stupore della fede, che accompagna, in certo senso, nel cuore della Chiesa”.
L’eterno Dio si è spinto veramente lontano, ha colmato l’infanzia distanza che separa il creatore della creatura. Tale è la rivelazione di sé all’uomo e l’incarnazione del Verbo, che si è fatto uomo mediante la Vergine di Nazareth. Insieme all’uomo, tutto il creato rimane stupito di fronte a questo dono. Nel vivo di questo stupore sta Maria. Alma Madre del Redentore, ella l’ha provato per prima: “Tu che hai generato, nello stupore di tutto il creato, il tuo santo Genitore”!
È questa la svolta della storia umana. Altra non ve ne è al di fuori dell’incarnazione e dell’opera redentrice del Figlio di Dio e di Maria. Eppure, oggi ci lasciamo intimidire dal grido scomposto dei maestri del nulla. Predicano verità, solo Cristo fa luce. Dei falsi maestri siamo avvertiti dalla storia passata e dalle esperienze che facciamo.
L’infinito amore del Padre, che “per riscattare il servo ha sacrificato il Figlio”, lascia all’uomo la libertà delle scelte e la possibilità dell’errore. La preghiera a Maria tocca un punto nevralgico mentre esclama:““Soccorri il tuo popolo, che cade, ma pur sempre anela a risorgere”!
Cadere e risorgere sono i poli della condizione umana. “L’umanità - osserva il Papa - ha fatto mirabili scoperte e ha raggiunto risultati portentosi nel campo della scienza e della tecnica…, ma tutto il progresso lascia in bilico l’uomo tra il cadere e il risorgere, tra la morte e la vita. Tale condizione diventa una incessante sfida alle coscienze umane…, la sfida a seguire la via del non cadere, legando la propria debolezza all’energia salvifica della grazia e ai modi per ottenerla”.
Da parte sua, la Chiesa e i singoli credenti in essa, “popolo che cade, ma pur anela a risorgere”, volgono lo sguardo a Maria, la Madre che è creatura di grazia, ma pur sempre radicata nel mistero salvifico di Cristo.