Con Maria una Pentecoste sempre nuova

“Sarete miei testimoni…”


La prima Pentecoste, di cui celebriamo il ricordo, eccola diffondere ancora dopo venti secoli la sua luce sopra le nostre teste: accendere nei nostri cuori la stessa fiamma di cui esultarono i primi discepoli del Signore…, unitamente a Maria, la Madre di Gesù.
La Chiesa non pretende di assistere ogni giorno alla miracolosa trasformazione operatasi negli apostoli e Discepoli della prima Pentecoste. Non lo pretende. Ma lavora per questo e chiede incessantemente a Dio la rinnovazione del prodigio.
Essa non si meraviglia che gli uomini non comprendano subito il suo linguaggio; che siano tentati di ridurre nel piccolo schema della loro vita e dei loro interessi personali il codice perfetto della individuale salvezza e dl sociale progresso…. Continua ad esortare, a supplicare, a incoraggiare.
La Chiesa insegna che non vi può essere discontinuità, né frattura, tra la pratica religiosa individuale e le manifestazioni del vivere sociale…
Si rinnova la visione del Cenacolo, dove Maria pregava e attendeva lo Spirito Santo insieme agli Apostoli e i Discepoli. È questo toccante richiamo del Libro Santo che ci porta a ricercare in tutto il mondo, e particolarmente nell’Oriente cristiano, i templi innalzati al nome ed all’onore della Madre di Dio. Siano essi aperti o chiusi al culto, quei templi racchiudono nelle pietre la supplicazione dei secoli, l’accorata preghiera dei giorni nostri, per ottenere da Dio che gli uomini continuino o riprendano a levare gli occhi al cielo…


Giovanni XXIII