Ad una madre mancata
Una lettera scritta con caratteri maiuscoli, a mano, con tratto agitato, sconvolto. Don Vincenzo l’ha ritrovata ai piedi della immagine di Sant’Anna, in chiesa, e me l’ha affidata per una riflessione, per rivolgere una parola di conforto e di speranza a colei che l’ha estesa in un momento difficile e doloroso della sua esistenza.
Questa donna ha perso il bambino tanto desiderato e ne soffre indicibilmente.
“Sto tanto male, – scrive – sono andata dallo psichiatra e dallo psicologo, ma non mi hanno saputo aiutare. Solo tu puoi. Ti prego, dammi la possibilità di averne un altro, perché la mia vita non ha più senso”.
Vorrei dire a questa donna, la cui fede è forte, che sono certo che il Signore, per intercessione di Sant’Anna, esaudirà il suo desiderio. Bisogna continuare ad avere fede, a pregare, sapendo che il Padre non dà uno scorpione a chi gli chiede del pane, e lo dà a tempo debito. I suoi disegni superano i nostri.
Se agli uomini competono i progetti, solo da Lui viene la risposta. Sono convinto che il Signore, che è Padre, non farà mancare il suo sostegno, che ordinariamente viene dalle persone che ci ha messo accanto, dagli amici, dai conoscenti, dai medici, dagli specialisti.
La medicina è al servizio dell’uomo che soffre, ma, se il medico cura, è da Dio che viene la guarigione, che è dell’anima e del corpo.
Così, Signora, non si affligga, non disperi, ma preghi incessantemente e con fiducia Colui al quale nulla è impossibile.
Perché il suo bambino, tanto desiderato, non è venuto alla luce? Questo nessuno può saperlo.
Potremmo dire sciocchezze o frasi di circostanza che lasciano il tempo che trovano.
Malgrado il dolore e la disperazione, Lei lancia un forte appello ad accogliere la vita, ad evitare l’aborto, a non abbandonare creature innocenti alla mercè di chi vorrebbe disfarsene.
Lei, Signora, è una donna da ammirare per fede ed amore. È una donna che, con poche e vibranti parole, ci insegna che la maternità non è una sciagura, ma un dono.
Auguri, allora, nella speranza che il Signore della vita esaudisca presto gli aneliti del suo cuore di madre attraverso l’intercessione di Sant’Anna e della Regina dei Santi.
Salvatore Bernocco