Verso la fine dell’Anno Liturgico

L’ultimo versetto dell’ultimo libro della Bibbia, Apocalisse 22,20 così si esprime: “Colui che attesta queste cose dice: “Sì verrò presto!”. Amen. Vieni, Signore Gesù. La grazia del Signore Gesù sia con tutti voi. Amen”. La stessa preghiera torna qualche versetto prima in Ap 22,17: “Lo Spirito e la sposa dicono: ‘Vieni’. E chi ascolta ripeta: ‘Vieni’”. E l’invocazione “Vieni, Signore Gesù” viene espressa con la parola aramaica maranà tha. In realtà Maranà tha corrisponde al messaggio del libro: Vieni! Una supplica rivolta al Signore Gesù (v. 20): è il Maranà tha che si ripeteva durante le riunioni liturgiche cristiane (1Cor 16,22: “Se qualcuno non ama il Signore sia anàtema. Maranà tha: vieni, o Signore!”) per esprimere l’attesa impaziente della parusia o dell’ultima venuta del Signore (cf 1Ts 5,1 e 1Cor 15,23). La parola aramaica ricorre anche nella Didaché (10,6). E può avere diversi sensi. Esclusa ogni spiegazione che la intenda come formula di invito eucaristico, ecco alcune interpretazioni:
  • La si divide in maran atà, tradotto, come in Ap 22,20, “il Signore viene”. Ma la forma aramaica è quella del perfetto, e si dovrebbe tradurre con “il Signore è venuto”. Infatti la forma del presente sarebbe ’ate.
  • Si può dividerla in maranà tha, che sarebbe: “Vieni, Signore Gesù”. Ma non è molto sicura nell’aramaico della Palestina.
  • L’uso in senso di anatema si rifarebbe a frasi similari dei Salmi: “Il Signore viene a giudicare la terra” (Sal 96,13). E pare che lo stesso significato abbiano alcune invocazioni dell’AT e del NT, sia nel senso del tempo ultimo che in senso presente (2Tm 4,1).
  • Considerando poi ulteriori possibilità, il secondo elemento di maranata, potrebbe indicare semplicemente due lettere, la prima e l’ultima dell’alfabeto. In Ap 1,8; 21,6 (si tratta di Dio Padre) e in 22,13 (riferito a Gesù Cristo) si dice: Io sono l’Alfa e l’Omega”. La Volgata ha: Ego sum alpha et omega, prima e ultima lettera dell’alfabeto greco. E questo sarebbe forse l’originale greco.
  • In maranata, “Vieni, Signore Gesù”, potrebbe essere vista anche una firma o un segno a modo di rubrica, che sarebbe un contrassegno segreto conosciuto dai cristiani (2Ts3,17). Quindi l’alfa e omega “Vieni, Signore Gesù”, sarebbero contrassegni segreti che garantirebbero la genuinità del libro e illuminerebbero tutto il resto.

A conclusione, sembra che la spiegazione più accettabile per le ultime parole dell’Apocalisse debba essere quella di un semplice desiderio (marana tha): “Vieni, Signore Gesù, subito, come dici!”, e forse, anche se non appare chiaramente, quella di un contrassegno convenuto a modo di firma.
Al di là delle possibili spiegazioni, la realtà è che Maranà tha rimane una parola carica di significato molteplice e racchiude nella sua invocazione tutto l’anelito dello spirito umano, l’attesa e la nostalgia di Dio, lo zelo per il suo regno di giustizia e di pace, l’amore struggente del credente verso il suo Signore e l’avvento di una umanità migliore. Che preghiera intensa in una sola parola!

Leo Dani