è per me una grande gioia ed anche una grande emozione presiedere e condividere con te questa celebrazione eucaristica che segna una tappa importante della tua vita sacerdotale e ministeriale: 25° di Parrocato in questa parrocchia del SS. Redentore. In queste circostanze si è subito tentati di guardare indietro, e vedere il cumulo di ricordi, di volti, di eventi sfilati giorno dopo giorno in questa Parrocchia nei tuoi meravigliosi 25 anni di Parroco. È questa comunità che ti ha accompagnato e sostenuto con orgoglio e con gratitudine standoti sempre vicino nei momenti belli e gioiosi ed anche in quelli che procurano qualche sofferenza ed amarezza. Il ricordo, poi, di coloro che non sono più tra noi e già godono in cielo della pace eterna, in modo speciale ricordiamo i tuoi genitori (specialmente Mamma Pasqualina) e il tuo indimenticato predecessore Mons. Michele Montaruli, la Sig.ra Maria Pellegrini, il maestro Michele Cantatore insieme a tantissimi altri che tu hai nel cuore, si tinge in queste occasioni di immensa gratitudine al Dio buono e misericordioso.
Guardare indietro significa specialmente apprezzare e quindi ringraziare il Signore per i doni e le qualità che ti ha dato e direi anche per il coraggio con il quale ti ha sostenuto nell’intraprendere iniziative pastorali che resteranno per sempre nella storia del popolo di Ruvo e di questa parrocchia, ricordiamo quelli più significativi: il Sinodo Parrocchiale del 1994-1995, in occasione del 90° della Parrocchia, il secondo e terzo Congresso Eucaristico e Parrocchiale (nel dicembre del 1989 e nel dicembre del 2000), l’Anno Santo Straordinario del 2001-2002 e le celebrazioni per il centenario di questa parrocchia. Caro Don Vincenzo celebrare il XXV di parrocato significa anche guardare avanti… ai prossimi 25 anni… con fiducia e speranza.
Ti sei tanto sacrificato per questa parrocchia, ed i buoni risultati si vedono e si toccano con mano.
Oggi è un giorno di gioia e benedizione, ti meriti il grazie della Chiesa, il grazie di tutta la nostra Diocesi, dei ruvesi e specialmente di tutti i parrocchiani, di questa meravigliosa comunità che ti accompagna giorno dopo giorno. Ma tutti, sempre
confidando nella volontà di Dio, che è la guida suprema per ogni cammino di perfezione spirituale, dobbiamo avere speranza e fiducia impegnandoci sempre, non prestando attenzione a futili e a volte accenti critici dettati dall’umana gelosia, ma adempiendo soltanto alla missione che il Signore ci ha affidato.
Di te caro don Vincenzo parlano i fatti e le opere e l’augurio è pernato di continuare sempre con lo stesso entusiasmo. Sei ancora molto giovane, e dimostri molto meno anni di quelli che realmente hai. Vai sempre avanti con il cuore e l’affetto che mostri per il tuo ministero sacerdotale. E voi carissimi parrocchiani e fedeli di Ruvo, siate sempre vicini a don Vincenzo con il vostro entusiasmo e con la vostra fede. Quanto più lo amerete tanto più avvertirete la fragranza del suo sacerdozio ed i frutti del suo instancabile impegnoper tutti voi. Affido questa solenne ricorrenza alla materna protezione della Vergine SS.ma Immacolata, tanto venerata in questa Parrocchia ed alla quale anch’io sono molto devoto.
Guardando all’Immacolata troverai sempre uno sguardo materno che ti sosterrà nel cammino iniziato 25 anni fa. Auguri.
In questa chiesa io sono stato battezzato, ho festeggiato il XXV del mio sacerdozio ed ho celebrato la Prima Messa Pontificale da Vescovo.
Queste importanti celebrazioni hanno visto la presenza in questa Parrocchia di grandi personalità della Chiesa Universale: Cardinali, Arcivescovi e Vescovi della Curia Romana e dell’Episcopato italiano. Ed il mensile “Fermento”, prezioso strumento di promozione dell’unità parrocchiale, dal 1986 segna la vita spirituale e tutti gli eventi che avvengono in questa comunità. Guardando a tutto questo esce spontaneo dal cuore di tutti noi: Bravo don Vincenzo, Bravo davvero, tra le tantissime cose che hai fatto, sei riuscito a dare a questa comunità parrocchiale a Ruvo una dimensione ampia, che varca i confini diocesani. La posizione centrale di questa Chiesa situata nella piazza più bella della nostra amata città di Ruvo, fa sì che da sempre la Parrocchia del Redentore svolge un ruolo di raccordo di tutti i cuori dei ruvesi e pertanto, come il Redentore, come sole sempre vivo dipana i suoi raggi di fede e di speranza sulla nostra città. La Parrocchia viene definita dal Diritto Canonico come una porzione del popolo santo di Dio, una porzione non una parte, perché tutti siamo persone vive e attive nella missione di testimoniare il Vangelo. Il parroco è il cuore della parrocchia, è colui che la fa vivere, la entusiasma, la guida, la costruisce, la rinnova, in comunione e nella condivisione con i suoi fedeli. La Parrocchia è una seconda famiglia nella quale i fedeli trovano il conforto e il ristoro spirituale, e nella quale tutti si amano per quello che sono, come in famiglia, non per quello che vorremmo che fossero.
Caro don Vincenzo, quando il Servo di Dio Don Tonino Bello il 18 maggio del 1983, ti affidò la cura pastorale di questa Parrocchia del SS.Redentore eravamo tutti più giovani. Ho vivi nella mia memoria gli inizi del tuo ministero di Parroco. A quel tempo io ero studente a Roma, e ricordo che da subito hai impiegato tutte le tue energie fisiche e spirituali per rendere più bella e più accogliente questa Chiesa. I pregevoli mosaici dell’abside e praticamente il restauro della maggior parte delle statue (tra le quali il recupero di quella di San Giuseppe) e di molte parti della Chiesa, oratorio ed acquisto di nuovi ambienti per la catechesi, rendono oggi il Redentore una delle Chiese più decorose della nostra città. Chiunque entra in questa Chiesa oggi davvero si sente a proprio agio, con le parole del Salmo “Quale gioia quando mi dissero andiamo alla Casa del Signore”.
Sul piano spirituale in questi venticinque anni hai saputo ben coniugare la sana tradizione della pietà popolare (áncora della fede del nostro amato popolo di Ruvo) con le aperture pastorali del Concilio Vaticano II. In questa Chiesa infatti non soltanto sono state giustamente salvaguardate le antiche devozioni e festività popolari, ma anche c’è stata l’apertura ai nuovi movimenti postconciliari e la presennza del Cammino Neo-Catecumenale, tra gli altri, arricchisce la vitalità spirituale di questa parrocchia.
Dal 1991 ti è stata affidata la cura spirituale della Confraternita e della Chiesa di San Rocco che hai saputo valorizzare con pubblicazioni di carattere storico e con un rinnovato impegno spirituale.
Il XXV di parrocato è anche un momento propizio del Signore per dire grazie a tutti coloro che ti hanno sostenuto in questi anni.
Senza l’aiuto di tanti collaboratori e benefattori tante cose non le avresti potute
realizzare. Innanzi tutto esprimo un ringraziamento cordiale alla tua famiglia, ai tuoi fratelli Pinuccio e Tonino e alla sorella Anna. Noi sacerdoti sappiamo bene che se non avessimo una famiglia solida e ben formata alle nostre spalle, che ci sostiene specialmente nei momenti difficili, saremmo molto più esposti all’incomprensione e scoraggiamento. Grazie pertanto ai tuoi familiari e ai tanti sacerdoti collaboratori che hanno prestato il loro servizio in questa Parrocchia.
1980 - 15 Giugno - 2008
Al carissimo nostro
Mons. Nicola Girasoli
Nunzio Apostolico
l’augurio e la vicinanza affettuosa
nell’Anniversario della sua
Ordinazione Sacerdotale