Dove abbiamo sbagliato, così da avere ragazzi che in tutto il mondo occidentale esplodono al di fuori di ogni regola civile e morale?
I genitori restano sempre più disorientati, talvolta impauriti e altra atterriti dalle trasgressioni sempre più audaci dei loro figli. Non sono cresciuti in famiglia?
Non hanno avuto, sia pure con molti difetti, papà e mamme premurosi del loro bene, della loro crescita sana?
Ci siamo lasciati alle spalle le vacanze estive, un’estate di ubriacature e droghe, di indisciplina e disinteresse per ogni valore. Girano il mondo, i nostri ragazzi.
Con scarso interesse culturale, con meno ammirazione per l’arte.
Sono piuttosto forze della natura scatenate contro tutto e contro tutti.
Certo, vi sono genitori che devono fare l’esame di coscienza per la loro assenza nell’educazione o per la contro testimonianza data ai figli. Ma ve ne sono altri (la maggioranza), i quali sono classificabili come bravi genitori, attenti al profitto scolastico, alla buona salute, ai valori civili e religiosi. Anche loro vedono i figli buttar via la famiglia e finire in festival hip hop, in rave party, tra fiumi di droga e superalcolici.
C’è una crisi educativa in tutta la nostra civiltà. C’è una crisi educativa anzitutto perché c’è una crisi sul concetto di uomo e di adulto. Chi mette mano allo scalpello sa che cosa intende ricavarne.
Michelangelo sentiva già nel blocco informe del marmo il tipo di capolavoro che doveva uscirne.
Dove mettere mano, in educazione, se non si sa nemmeno dove si vuole andare, quali tipo di adulto si vuole costruire?
Mi guardo bene da conclusioni moralistiche.. Ma davanti a noi sta il bambino che, accarezzato, messo al centro della famiglia, si prenota a diventare adolescente esplosivo, soggetto chiassoso, distruttivo, incurante di ogni regola verso gli altri.
Vuoi vedere che questo ragazzo idolatrato dalla famiglia e dalla pubblicità, superaccessoriato, seppellito di attenzioni, ha finito per credersi al centro del mondo, cadendo in una sorta di onnipotenza?