È un momento forte e di verifica l'annuale festa patronale dell'Ottavario del Corpus Domini. Difatti l'antica città di Ruvo di Puglia - dal 1986 unita a quella di Molfetta - attende e si ritrova puntualmente intorno all'Eucaristia per rendere il tributo più alto di amore e di adorazione al Figlio di Dio che sì rende presente sotto i segni sacramentali del Pane e del Vino. Una comunità, quella di Ruvo, che dalla fine del '500 ha posto al centro quella "fragilissima particela bianca" che, come felicemente ai esprimeva il mai dimenticato Vescovo Don Tonino Bello, è "l'epicentro di uno splendido terremoto che dà senso all'affanno degli uomini, al fluire della vita, al crescere delle foreste, agli amori delle creature, al silenzio dei deserti, alla gioia dei fortunati, al pianto dei poveri."Non poteva mancare per tale solennità la solerte e paterna presenza del Vescovo diocesano Mons. Luigi Martella che di recente ha terminato la sua visita pastorale nelle otto parrocchie della città. Si direbbe che l'omelia da lui dettata durante la concelebrazione col Presbiterio da lui presieduta, ha quasi in filigrana rimarcato i temi della comunione, della corresponsabilità per la missione. L'Eucaristia è il pane della vita, del nostro cammino. Gesù ci offre la Parola che illumina e il Pane, elementi essenziali per "guarire" dentro. Dobbiamo noi stessi dare da mangiare. A tanti che aspettano. Dare è la nostra vera ricchezza. Gesù ci mostra che è ricco non colui che ha ma colui che dona. È la logica dell'amore. È l'insegnamento perenne dell'Eucaristia. Dopo la solenne concelebrazione, dalla Cattedrale si è snodata la grandiosa processione per le vie della città. È tramonto, come quello in cui i discepoli di Emmaus che sono attanagliati dal dubbio e che esplodono in un impeto di adorazione e richiesta: "Resta con noi perché si fa sera." Tutte le comunità sono state presenti, le parrocchie, le associazioni, i movimenti, le confraternite e tanto tanto popolo che ha pregato ed invocato per incontrarsi con Lui. Ma il momento più bello si è avuto nella centralissima e ampia Piazza Castello dove, da un altare magnificamente addobbato, Mons. Martella ha potuto rivolgere ad una folla straripante che le mura della cattedrale non avrebbero certo potuto contenere, la sua vibrante parola, affermando che l'Eucaristia è la "scuola di ogni cammino", perché Gesù ha fatto esperienza di ogni cammino, da quello della ricerca a quello dell'accoglienza, della sofferenza e della croce. Per dare valore e significato al nostro cammino ogni altra scuola presenterebbe ambiguità e non certezze per giungere alla meta. Alla solenne benedizione eucaristica impartita alla città e che ha concluso la stupenda giornata della festa patronale dell'Ottavario del Corpus Domini, ampio risalto è stato dato alla composta e devota processione cui tutti hanno partecipato, non ultima l'Amministrazione Comunale col gonfalone e il Sindaco Ing. Michele Stragapede che ha retto nei percorsi minori l'ombrello d'onore. Veramente - come non mai - la città di Ruvo ha mantenuta alta la tradizione e il vanto di definirsi "città dell'Eucaristia."
V.P.